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TIZIANA
LIVIO MACCHIA…CAMPIONE mio CAMPIONE

28 Agosto 2017,
Happy Birthday campione mio campione…

OGGI festeggio, attraverso un PERCORSO di RICORDI il Compleanno
di LIVIO MACCHIA campione MONDIALE di OFFSHORE fino al 1977.
Auguri CAMPIONE mio CAMPIONE… compagno di VITA
e prezioso aiuto durante la stesura dei miei LIBRI.
Lui, ascoltava pazientemente ogni capitolo appena scritto, il suo giudizio contava molto per me.
Iscritto all’ordine dei giornalisti di Milano, scriveva come FREE lance e questa era una delle miriadi di cose che FACEVA.
Possedeva un brevetto aereo e come Architetto navale aveva ricevuto l’incarico di progettare la NAVE nel film ” CLEOPATRA ” con Richard Burton e Elisabeth Taylor.
Era il MAGO di motori e carene
il Principe Karim Aga Khan l’aveva chiamato per potenziare il motore del suo yacht ” Shergan “.
Disegnava arredi e accessori per lo YACHT e per la CASA.
Le sue CASE?
Ricordavano molto la struttura di una BARCA, come questa di Porto Cervo
per esempio,

Uno scatto di Livio prima di scendere giù in piazzetta a presentare il mio libro ” Cambia il tuo pensiero per Cambiare la tua Vita “.
LUI ha fatto un gran tifo per ME ed io lo faccio per LUI, ricordandolo con quello che AMA di più: IL MARE
Antonio Soccol, nove anni da secondo PILOTA offshore dal 1969 al 1977, esordì nella gara MOTONAUTICA Viareggio-Bastia-Viareggio e scrisse un divertente articolo su come nacque quel progetto che vide Livio protagonista.
La barca si chiamava ” BAROLODELTA “, un Sagitta special progetto Levi
del cantiere SAPRI, spinta da due motori PERKINS,
primo PILOTA Livio Macchia Direttore Perkins Italia.
La storia di Antonio Soccol inizia così:

Allora non c’erano sponsor nè team. Correvano i cantieri con le barche e appositamente preparate ( Navaltecnica, Italcraft, Mochi, Gagliotta ) oppure privati di elevate disponibilità economiche come l’avvocato Gianni Agnelli, l’editore inglese Max Aitken, il palazzinaro romano Vincenzo Balestrieri ecc.
Difficile imbucarsi in una di quelle barche dove l’equipaggio, oltre all’armatore, era sempre dato da meccanici e operai super SPECIALIZZATI.
Impossibile, per le mie ECONOMIE, pensare di costruire una barca tutta per me.
Ma…la sorte mi AIUTO’.

In quel tempo, andavo spesso a cena a Milano nel ristorante ” da Lino ” di proprietà dell’amico Guido Buriassi, grande appassionato di barche e aerei.
Ogni sera il suo locale si riempiva di operatori NAUTICI milanesi.
Fra gli habituè
c’erano Luigino Prosperi (direttore commerciale della AIFO-FIAT ),
Giancarlo Bassi ( della CVM ), Livio Macchia ( direttore PERKINS Italia )
Antonio De Cristofano ( amm.re delegato della MOTOMAR-Johnson Italia).
Era d’inverno e faceva freddo, quellaSERA, Livio Macchia davanti ad un piatto di fagioli cannellini cotti al fiasco e conditi con autentico caviale iraniano, disse che aveva disponibili un paio di diesel Perkins per tentare la via dell’offshore, ma non aveva la BARCA dove montarli.
Io sapevo che il mio amico Nino Petrone, titolare del cantiere SAPRI di Salerno,
stava costruendo una imbarcazione della linea ” delta ” su progetto
di Renato Sonny Levi.

La notte stessa, incurante del DISTURBO che avrei potuto creare, telefonai a Nino Petrone- Si può sostituire quel BPM con un paio di PERKINS? Ci stanno? Chiesi in affanno.
Nino, invece di mandarmi sulla forca, gasato anche LUI dall’idea, – Secondo me, sì ma…devo sentire Sonny Levi, e aggiunse- se è d’accordo vaBENE,
ma se dice NO è NO.
Sapevo che Levi si alzava alle 5 del mattino per disegnare, così lo chiamai.
Quando, dopo alcuni controlli, mi dette il suo OK, telefonai a Macchia e lo invitai a cena, sempre da Guido Buriassi. – Ma ci siamo visti ieri SERA rispose il direttore della PERKINS. – Sì stasera offro io e si pasteggia a BAROLO d’annata.
Livio arrivò con la sua nuova FERRARI color rosso mattone, stupenda.
( Aggiunge Dodolina una CHICCA… su quella FERRARI, la ROSSA fu venduta a
Ferruccio Lamborghini, che la smontò tutta, pezzo dopo pezzo.
Da lì…partì il suo progetto LAMBORGHINI ).

Guido, continua Antonio Siccol ci preparò una cena da guinness, parlammo fitto fitto fino a notte tarda e di bottiglie di BAROLO se ne andarono più di una
e alla fine la barca si chiamò… ” BAROLODELTA ”
Con grandissima eleganza il proprietario del cantiere rinunciò subito al suo ruolo di prima guida per lasciare il posto a Macchia e a me.

Non ci crederete ma la barca finì in RITARDO, i motori ANCHE, le eliche PURE.
Livio riuscì a fare, a Salerno, una prova motori alla ” scappa e fuggi “.
Lo scafo arrivò a Viareggio, la sera del 19 Luglio 1969,
appena poche ore PRIMA che si chiudessero le VERIFICHE tecniche della
Viareggio-Bastia-Viareggio.
Non riuscimmo neppure a fare un GIRETTO di prova, la varammo direttamente la domenica MATTINA.

Il mare era decisamente CALMO, una tavola o ” forza OLIO ” come si usava dire in gergo marinaro.
Carichiamo su quelle mono LEVE, con una mano CIASCUNO,
il peso dei nostri corpi e non lo stacchiamo per un bel pò.
La barca va che è una FAVOLA.
I mostri della CLASSE OP1 con i loro POTENTISSIMI motori a benzina spariscono in fretta a prua e si naviga su mare normale, si tratta ORA di virare a ovest e traversare fino alla CORSICA sperando di incocciare giusta giusta Bastia.
Chissà com’è? Mai VISTA prima…nemmeno in CARTOLINA.

Livio, come affrontiamo il mare APERTO si fa il segno della CROCE,
il mare si mantiene calmissimo c’è solo un pò di FOSCHIA,
si intravede una PETROLIERA, Livio è pronto con i flaps.
Dice – meglio essere prudenti, ma quasi subito toglie la tacca ai flaps, le onde della petroliera si riveleranno due ridicole gobbe d’acqua, così si ritorna al top della velocità.
In 3 ore circa siamo a Bastia e la imbrocchiamo alla PERFEZIONE.
La virata intorno alla barca della GIURIA è un piccolo CAPOLAVORO.
Il ritorno è monotono e SEMPLICE.
Dopo poco più di 6 ore tagliamo il TRAGUARDO, e la nostra media FINALE è di 36,10 nodi, quella dell’americano Don Aronow di 64 nodi…quasi il doppio!
Dietro di noi c’è qualcuno che ha qualche centinaio di cavalli in più e siamo rigorosamente i primi fra tutti i diesel in corsa.
Un buon esordio VITTORIOSO.

Livio ha donato la sua BARCA al ” Leonardo da Vinci di Milano ” Museo
della scienza e della Tecnica
E bravo… CAMPIONEmioCAMPIOPNE!!!

Livio sapeva rispettare il MARE e sapeva rispettare anche le mie PAURE,
con lui ero TRANQUILLA si navigava solo con mare ” Forza OLIO ”
già ci pensavano le altre barche con le loro SCIE a fare moto ONDOSO.
Sua Altezza Karim Aga Khan dopo l’eccellente risultato dello SHERGAN,
lo volle nel suo management. Il PRINCIPE, amava circondarsi di persone
belle e capaci. Fu così che l’architetto Livio Macchia rimase a Porto Cervo.
Livio, si era anche perdutamente innamorato di quella terra.
Allora, alloggiava al Cala di Volpe ancora in costruzione.
Il suo fu un TEMPISMO che lo vide PARTECIPARE attivamente al boom della costa SMERALDA, annoverando fra la sua CLIENTELA i nomi più prestigiosi.
Fra i vari investimenti, ci fu anche il fortunato acquisto di uno stazzu
a Liscia di Vacca, proprio accanto a ” villa Renè ” di Renè e Giselle Podbielski.
Lo stazzu fu trasformato in villa ” ALAVELA “, così chiamata per la sua forma di ala… ma anche di vela.
Un nome pur sempre attinente con le passioni di Livio: aerei e nautica.
Un pied dans l’eau che rigenerava lo spirito.
Lì… tanti bei RICORDI


Un pezzo di MARE…che Livio adorava.
Davanti il PITRIZZA… e c’era anche ” villa BETTINA “
Chi era BETTINA?
Bettina, celebre MODELLA, fu la compagna stabile dell’Aga Khan padre, e viveva in questa deliziosa villa a Liscia diVacca, una architettura semplice con colori mediterranei che dava serenità solo a guardarla.

Livio,
è un must HAVE ricordare la tua ADORATA Liscia di Vacca…
gli amici Giovanna e Moreno, Donatella e Pupi, Giulia e Carlo,
Marion e Nuccio, quante volte ridevamo sulle tue ostinate PASSIONI…
ma avevi ragione TU.
Un posto INCANTEVOLE!!!
Anche in piazzetta non era MALE. Isn’t?

Da questa terrazza ogni 28 agosto ci godevamo la processione in MARE
per i festeggiamenti di ” STELLA MARIS “.
Io suonavo la CAMPANA…
quella campana che era stata la regina del ” BIG DADDY “.
Poi arrivavano gli amici per l’aperitivo…
e, prima del Ristorante in piazza del PRINCIPE,
dalla ” Dolce Sposa ” partivano i fuochi di artificio di Beppe Campagna.
– Auguri Livio da Don Raimondo e dalla tua Porto Cervo, ti dicevo scherzando. E giù tutti a ridere…
Sapevamo bene che quei fuochi chiudevano la festa di Stella Maris, ma ogni anno era bello ripetere quel RITO.
HAPPY BIRTHday Livio dai luoghi che AMI di PIU’

much LOVE

Perle di BUONSENSO:
” Nelle difficoltà,
stingiamoci ai veri valori
per costruire intorno a noi
tanti ” VILLAGGI d’AMORE ”
AMO salutarti
con il tuo primo messaggio

della nostra lunga storia d’AMORE
posta di DODOLINA: confidenze@dodolinatips.it
www.dodolinatips.it
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